L'Inquinamento a Pechino. Il primo allarme Rosso.

Con l'arrivo dell'inverno, l'inquinamento a Pechino diventa un vero e proprio incubo quotidiano. Questo non vuol dire che durante le altre stagioni non ci sia inquinamento, ma le giornate con cieli azzurri sono decisamente meno frequenti durante la stagione fredda. 

Per quanto mi riguarda, dopo un anno di soggiorno a Pechino, sto seriamente considerando di scappare a gambe levate. Molti dei miei colleghi espatriati non fanno altro che lamentarsi quotidianamente dell'ambiente e spendere tutti i loro guadagni sui purificatori e maschere di ogni tipo. Altri, specialmente quelli con figli piccoli, hanno lasciato la Cina per tornarsene nel loro paese con lo scopo di evitare tutti i tipi di inquinamento che ci sono qui. 

Anche io all'inizio mi svegliavo ogni giorno controllando l'app che misura l'inquinamento e mi mettevo la maschera ogni volta che superava i 200. Ma dopo un po', forse per negligenza e un pochino perché uno si abitua all'ambiente in cui vive, ho smesso. Sarà anche perché non sono una di quelle persone che vede tutto nero nella vita e cerco di concentrarmi sugli aspetti positivi della vita quotidiana piuttosto che piangermi addosso ogni giorno per qualcosa che non riesco a controllare. Il fatto sta che con l'arrivo della bella stagione e tanti cieli azzurri, ho spesso ignorato le occasionali giornate inquinate. In più, fisicamente, non ho mai sentito alcun effetto se l'inquinamento è sotto 300 anche se quando supera i 300 mi è capitato di avere mal di testa o di avere la sensazioni che mi mancasse l'aria nei polmoni. 


Poi è arrivato il mio secondo inverno qui a Pechino e le giornate grigie hanno cominciato a prendere il sopravento. Settimana scorsa, shockando tutti, il livello d'inquinamento ha superato il 600. La mia app non riusciva nemmeno a calcolare l'indice essendo il limite 500. Le previsioni meteorologiche indicavano giornata di sole, ma il sole non è mai riuscito a superare la barriera inquinata. Difatti, sembrava di essere in un film d'orrore, tutto così tetro e avvolto dalla nebbia cancerogena. 


Quel 600 mi ha aperto gli occhi di nuovo e fatto riflettere sul futuro in questa città. Il giorno dopo, il livello era sceso miracolosamente a sotto 100 suggerendo come il governo sappia di chi e cosa crei tutto questo casino. 

Questa settimana, un pochino per le critiche ricevute e anche per i milioni di persone che vivono in questa città, i standard per giudicare l'inquinamento sono stati modificati e per la prima volta è stato dichiarato Allarme Rosso. Con esso un centinaio di aziende e la maggioranza di scuole vengono chiuse automaticamente, il traffico ridotto e gente incoraggiata a stare a casa. 

La cosa che fa più paura sono gli effetti a lungo termine. Qui si parla pochissimo degli effetti dell'inquinamento sul nostro corpo e la gente va avanti a vivere la loro vita senza essere troppo  influenzata. Ma se le cose vanno avanti così tra un decennio ci sarà un'ondata di cancri che decimerà la popolazioni. 

Così è da un paio di settimane che sono in cerca di lavoro in una città dove l'aria è un pochino più respirabile. Dita incrociate! 

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