Io e la Maratona di Pechino


Il 20 di Settembre, alle 7 e 30 del mattino, inizierò i primi passi della mia prima maratona. Sono impazzita? Forse, un pochino! Ho scaga? Sempre di più...Non so in che stato sarò il giorno prima, ma prevedo che non sarà un gran bel stato. Immagino che troverò migliaia di scuse e motivi per rinunciare all'ultimo anche se, sotto sotto, so che non lo farò. Questa prima volta la farò con lo scopo di arrivare al traguardo viva entro lo scadere delle 6 ore. Niente di più! 


Ad ogni modo, i miei allenamento procedono con semi regolarità. Durante le ferie in Italia non è sempre stato possibile allenarmi seguendo il programma. Qui, la situazione è regolare anche se questa settimana, dopo la mia corsa di 17 km di domenica, non sono riuscita ad allenarmi un granchè, non tanto per la stanchezza ma per via degli impegni al lavoro e casa.


Comunque, oggi non mi inoltrerò nei noiosi dettagli della mia maratona ed allenamenti. Al contrario, mi concentrerò su cosa vedo nei parchi quando faccio le mie corsette. Certe volte si tratta di visioni simpatiche, altre di sentimenti di leggero fastidio, altre di colpi di puro spavento per la propria esistenza...Quella che segue è la descrizione della mia corsetta di un paio di giorni fa.



Come ogni mia corsa, anche questa parte con tanta energia e musica di motivazione. Il parco è, come al solito, pieno nelle ore serali e quindi la mia corsa è più uno slalom che un itinerario lineare. Proprio mentre inizio a scaldarmi, dall'angolo sbuca il vecchietto che si allena camminando all'indietro del tutto incurante di chi potrebbe arrivare alle sue spalle, me inclusa.

Appena mi scanso per evitarlo mi trovo davanti una muraglia di vecchiette che occupano l'intero sentiero con i loro ventagli di bamboo. Le quattro regine del parco non se ne fregano affatto degli altri visitatori, così intente nello sventolare i lori ventagli e 'ciaccolare' di dove trovare le verdure meno costose. Piccola nota, ho notato che i ventagli non li sventolano su se stesse ma nell'aria circostante giusto per creare un pochino di corrente e un'altra forma di pericolo per me che cerco di superarle. Grazie signore, ma per piacere spostatevi!



Fatto il saltino sull'erbetta per evitarle, finalmente mi posso concentrare sulla mia corsa. Tutto bene intorno a me. Molte persone si allenano con le varie attrezzature pubbliche. Fino a quando vedo qualcosa di luccicante. Strizzo gli occhi per vedere meglio e quasi inciampo alla vista che si profila davanti a me. Un signore sui 40 anni, a petto nudo, intento a ballare la danza del ventre con tanto di musica a palla e il velo di ducati intorno alla vita. I suoi movimenti sensuali, l'oscillare dei fianchi e la musica non solo catturano la mia ma anche l'attenzione di altri passanti che ovviamente si fermano impalati davanti a me, con la bocca aperta. Ammirata la cottanta sensualità, procedo sui miei passi cercando di dimenticare il suo sorriso estatico. Ma la mia strada viene di nuovo bloccata da una gang di bimbi sui loro pattini in linea e scooterini a rana...Ma chi li ha inventati questi mostri??? Ma, soprattuto, dove sono i nonni che dovrebbero prendersi cura di loro e dirgli di non stare in mezzo...Petta n' attimo! Non saranno mica i signori intenti a praticare il tai-chi con le loro spade o quelli immersi a danzare sulle notte del tormentone 'Xiao Pinguo'...Mah?


Ad ogni modo, la mia corsa procede osservando persone intente a dormire sulla panchina; il sigore che si esercita a sbattare una frusta gigante per terra; quelli che vendono dei luciccanti giocattoli che volano per aria e poi cadono dove uno meno se lo aspetta, come per esempio tra i miei piedi; gente che gioca a basketball, badminton e ping-pong per ore con tanto di spettatori che non hanno alcuna intenzione di scansarsi quando passo, e via dicendo.



Questo era solo un piccolo assaggio dei miei percorsi ad ostacoli avventurosi...Ad ogni modo, anche se spesso c'è la frustrazione e voglia di correre senza dover stare attenti ad ogni passo, certe volte quello che vedo rende il tutto più divertente e il tempo vola mentre il chilometraggio sale.