Baijiu: la bevanda alcolica più diffusa in Cina

Questo post lo dedico ad un simbolo della cultura cinese, non assai conosciuto nel resto del mondo. Esso fa parte della vita quotidiana, sia negli eventi importanti come matrimoni, funerali e cerimonie varie sia nel formarsi di amicizie e, specialmente, nel fare affari. Si tratta dell'erroneamente tradotto “vino bianco”, in cinese bai jiǔ (白酒), che in realtà è un liquore distillato molto più simile alla nostrana grappa e che generalmente oscilla tra i 40 e 60 in gradazione alcolica. Il termine jiǔ sta ad indicare qualsiasi prodotto alcolico, motivo per cui la parola si trova alla fine di ognuno di essi, come per esempio hóng jiǔ (vino rosso) o pí jiǔ (birra) . Facile intuire il significato di Bai! Il baijiu prodotto al sud viene solitamente fatto con il riso glutinoso, mentre al nord viene preferito il sorgo o altro frumento, come orzo o miglio. Ci sono moltissimi brand della bevanda in questione, ma i più famosi sono Mao Tai e Er Guo Tou.

E' una bevanda forte dalla fragranza peculiare, che non manca quasi mai sulle tavole cinesi. Va menzionato il fatto che tuttora rimane esclusiva all'universo maschile. Ci sono alcune donne che lo bevono, ma solitamente non sono ben viste. Ho notato spesso donne anziane ricevere una piccola quantità di baijiu per poter brindare con il resto della famiglia o compagnia come forma di rispetto.

Nella tradizione cinese, non si beve per ubriacarsi, anzi la cosa viene vista in modo assai negativo, come un'incapacità di moderazione ed autocontrollo. Durante le cene di lavoro, i presenti bevono moltissimo e c'è da stupirsi che riescano a rimanere lucidi. Ma pare che sia un'arte che viene acquisita con l'esperienza. Questo non toglie che ci siano in giro moltissimi bevitori pesanti, spesso a guidare i propri mezzi di trasporto anche nel pieno del giorno. E questo nemmeno toglie il fatto che molti muoiano in incidenti d'auto o che soffrano di disturbi al fegato.

Non solo si mangia e beve a tavola, ma è assai comune incontrare i jiuling, giochi da bevuta. Si tratta di vari giochi che vengono svolti a tavoli, con l'ausilio di dadi, carte o indovinelli, per fare bere i presenti. I giochi rendono la bevuta più divertente e animano il gruppo, ma pare che distribuiscano meglio il peso della bevuta. Così, in definitiva, i presenti bevono di meno, specialmente se il gruppo è numeroso. 

Un uomo che rifiuta di bere non è visto bene, quasi venisse spogliato della propria virilità. Se vi è una giustificazione medica allora il rifiuto può venire accettato. Ma se si accetta la prima volta di assaggiare il liquore diabolico, dopo non si ha più scampo e bisogna sempre partecipare ai brindisi o alle gare a chi beve tutto il bicchiere d'un fiato.

Questa tradizione è talmente radicata che faticherà a scomparire o ad attenuarsi, nonostante i molti effetti negativi sulla salute delle persone coinvolte. Molti giovani non bevono o fumano durante i loro studi, ma spesso finiscono per farlo per compiacere il capo uno volta che entrano nel mondo del lavoro e spesso per paura di perdere il posto se si rifiutano. Si tratta pur sempre di una tradizione antichissima e che fa parte dei rituali di ospitalità cinesi. Chi siamo noi per giudicare...Haha!

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