Il mio lavoro in WEB International English e il business dell'insegnamento di inglese in Cina

Ormai è un mese da quando ho iniziato a lavorare in Web International English e ho pensato di dedicare un post alla mia esperienza so far


Web International English è una catena di scuole d'inglese, nata nel 1998 a Shanghai e sviluppatasi in oltre 60 città della Cina nel giro di dieci anni. Solo qui a Nanjing ci sono tre centri e io lavoro in quello più recente, avente poco più di sei mesi di vita.

In generale, la tendenza odierna vede quasi tutti i cinesi “voler” imparare l’inglese anche se i risultati non sono dei migliori nella maggior parte dei casi. Ecco il motivo per cui scuole di questo tipo rappresentano un business sproporzionato. Oltre a WEB ci sono numerosissime scuole del genere come EF, New Oriental, Global Education, Wall Street e via dicendo. Purtroppo, la maggior parte di queste scuole, e per essere più precisi i loro titolari, sono interessati solo ai soldi dei potenziali studenti e non al loro progresso nell'apprendimento della lingua. Tanto che molte sono gestite da consulenti che offrono pacchetti appetitosi che poi non trovano un riscontro reale. Recentemente, due mie colleghe si sono licenziate proprio per questi motivi. Le consulenti avevano promesso troppo, mentendo agli ignari studenti, e questi ultimi si sono lamentati con le mie colleghe, essendo loro le responsabili delle classi e del progresso degli studenti stessi. Sentendo l'ingiustizia e lo stress delle lamentele degli studenti hanno preferito mollare.

Fortunatamente, io non vengo coinvolta in tali dispute dato che non devo occuparmi di certe questioni aziendali ma dedicarmi meramente all'insegnamento. Però, non è piacevole vedere tali ingiustizie e persone capaci e cortesi doversene andare.

Ad ogni modo, in che cosa consiste il mio lavoro? Principalmente, lavoro 8 ore al giorno, da lunedì a giovedì e poi domenica. Questo è uno dei svantaggi del lavoro, dato che il fine settimana è il periodo più impegnativo per la scuola e quindi è quando hanno più bisogno di insegnanti stranieri. Il compromesso è quello di avere due giorni attaccati liberi, di cui uno è feriale. Quindi, in poche parole, i miei fine settimana sono venerdì e sabati.

Altro svantaggio, è l'orario flessibile. Come i fine settimana sono i più impegnativi, così le sere sono quelle più intense nei giorni lavorativi. Così da lunedì a venerdì lavoro dall'una alle nove di sera, eccetto mercoledì, in cui faccio dalle 10:00 alle 18:00. Uno potrebbe pensare, che non è male come orario visto che posso svegliarmi tardi e ho, comunque, le mattine libere. Ma non è così, visto che le mattinate semplicemente volano e di sera sono così stanca che non riesco fare un granché.

In media insegno 5 ore al giorno e ho tre ore di tempo per preparare le lezioni stesse. Purtroppo, la situazione non è ancora del tutto bilanciata perché ho due giorni di fuoco in cui insegno 6 ore e solo due per prepararmi e magari mangiare un boccone. La cosa non è un grandissimo problema dato che tutte le lezioni sono preparate. Però il materiale è spesso obsoleto e necessita di integrazioni.

Visto che ho iniziato con i svantaggi, continuo su questo filone. La sede in cui lavoro è piuttosto piccola. Gli uffici sono ubicati al secondo piano e sono privi di finestre. Diciamo che spesso si sente il bisogno di aria e di vedere qualcosa di diverso dalle mura. Anche le aule stesse sono dei cubicoli, fortunatamente separati da muri di vetro, cosa che rende l’ambiente più luminoso e accettabile. Un particolare atipico di questo centro è che è sprovvisto di toilette. Mi è stato spiegato che in principio avrebbe dovuto esserci ma poi ci sono state delle complicazione e quindi non è stato costruito. Onde per cui, sia gli impiegati che gli studenti devono andare in un altro edificio poco distante dalla scuola.
Ovviamente, non ci sono solo svantaggi altrimenti me ne sarei già andata a gambe levate. Fisicamente e mentalmente non si tratta di un lavoro difficile. A me piace insegnare e ,quindi , quando mi tocca farlo per 6 ore, non lo trovo poi così difficoltoso. Ovviamente sempre di lavoro si tratta e dopo otto ore si è stanchetti. Certi giorni gli studenti sono ai livelli iniziali e quindi l’impegno e la concentrazione devono essere al massimo. Mentre altre volte le classi possono risultare in interessanti conversazioni e talvolta sfociare in sane risate.

Gli studenti sono molto motivati. Non è come al college, dove mi toccava lottare per catturare l’attenzione degli studenti. Nessuno scrive messaggini al cellulare o si sistema la frangia allo specchio o legge riviste o gioca ai videogiochi. Sono tutti vogliosi di imparare e alcuni lo sono particolarmente tanto da rendere l’insegnamento una vera soddisfazione.

Anche se l’ambiente presenta certi lati negativi, come l’assenza di finestre e servizi igenici, ci sono anche lati positivi. Si tratta di un ambiente nuovo, con mobilio modero ed è tenuto molto pulito. Il mio spazio è assai confortevole, anche se non ho un vero e proprio ufficio ma più una postazione PC. L’aria condizionata è sempre accesa, e si sta molto bene. Siamo persino dotati di una macchina che fornisce acqua calda e fredda. Quindi almeno una pause per ricaricare la tazza del te la si fa, oltre a quella per andare in bagno.

Altro fattore positivo sono le mie colleghe. Sono tutte ragazze da poco uscite dal college, eccetto un solo ragazzo che si occupa di computer. Sono tutte molto gentili e sempre disponibili a rispondere ad ogni mia richiesta. Il loro inglese non è molto buono ma è abbastanza per gli inizi. Difatti loro insegnano l'inglese ai principianti, in cinese, e aiutano con la pronuncia delle prime parole. Ad ogni modo tutte fanno del loro meglio e poi sono tutte così alla mano che è un piacere parlarci e passarci le giornate. Loro lavorano sei giorni a settimana facendo sei ore al giorno anziché otto. In poche parole, sono sempre sul posto di lavoro. In più devono arrivare almeno 10 minuti prima e lasciare l'edificio dieci minuti dopo. Tutte regole che non si applicano a me.

Altro vantaggio è legato alla remunerazione. Si tratta di uno dei lavori di insegnamento meglio retribuiti in  Cina. Insegnare nelle scuole pubbliche e specialmente nelle università si arriva a guadagnare a malapena 5000-6000 Yuan (più o meno sui 550-650 euro). Nelle scuole private lo stipendio, nella maggior parte dei casi, è il doppio. Avendo un bel finanziamento in Italia da finire di pagare, quest’anno ho optato per uno stipendio migliore e anche per vedere questa realtà diversa. Oltre alle colleghe, i consulenti e i supervisori vari sono molto alla mano e mai si sente la pressione. Nel tipico modo cinese, le critiche e i rimproveri non arrivano mai in modo diretto. E in genere non si sente nessun tipo di pressione o controllo, anche se so che quest'ultimo c'è sempre.

Come ho già’ accennato prima, spesso il materiale è obsoleto e mal organizzato. Però copre moltissimi argomenti, inserisce nuovi vocaboli e nozioni grammaticali. Quindi , personalmente, lo trovo un fattore rilevante anche per il mio inglese. Non si smette mai di imparare e migliorare. Questo lavoro è decisamente più stimolante a livello intellettivo rispetto a quello nel college.

Quindi, in definitiva, è un'ambiente piacevole, con vari pro e contro, proprio come ogni lavoro. In due mesi, ho capito che non è il lavoro della mia vita. Tra i fattori che più pesano ci sono il fatto che l'ambiente sia piccolo, che non si conosca molta gente, gli orari strambi, i week-end spezzati, poche ferie e a lungo andare, una volta coperti tutti i livelli e lezioni, diventerebbe ripetitivo e noioso. Ma adesso come adesso va più che bene.