In Cina sono veramente in tanti...

Avevo già accennato al fatto che qui in Cina “sono in tanti”. Ebbene, ancora adesso mi sorprendo di questa straordinaria massa di popolazione in continuo movimento. Perché in continuo movimento? Perché sembra tutti siano sempre indaffarati, ma è solo una bella e grande illusione...
Camminare per strada non è semplice, anche se mi trovo in una città relativamente piccola, qual'è Hefei. E' impossibile trovare strade del tutto deserte. Camminare poi nelle ore di punta è un'impresa ancora più ardua. Gli spintoni scortesi (scusarsi non è una pratica comune in Cina) sono d'obbligo, ma sono nulla a confronto con le moto e bici che spuntano da ogni direzione. Non mi stupirei di vedere un giorno qualcuno impennare e sorpassare sul muro in orizzontale. Fino a un po' di tempo fa quando mi accingevo ad attraversare la strada guardavo prima a destra, poi a sinistra, poi davanti e davo pure un'occhiatina fugace alle spalle. Uso il passato perché da un po' di tempo a queste parti mi sorprendo ad attraversare la strada col rosso e ad unirmi a spericolati gruppi di persone che azzardano attraversamenti veloci, col confortante pensiero “Beh, prima prenderanno sotto loro e poi forse me!”. Eppure capita ancora di sorprendermi quando vedo certi personaggi tagliare diagonalmente incroci giganteschi, con macchine provenienti da tutte le direzioni possibili ed immaginabili e loro camminare beati e tranquilli, magari mangiando uno snack o fumando la cicca, completamente assenti da quello che li circonda e dai furiosi autisti con la mano perennemente incollata sul clacson. Io li seguo con la bocca semiaperta provando terrore per l'imminente disastro ma anche ammirazione per quella flemma e “coraggio”. Camminare per strada per una laowai come me è ancora più difficile non solo perché catturo gli sguardi ma anche perché molti si fermano sorpresi e confusi dall'apparizione di un essere dalla pelle bianca, capelli sul castano chiaro, pur essendo finto, e occhi decisamente non a mandorla.
Non è solo l'ammontare dei passanti che mi sorprende ogni giorno, ma l'ammontare delle persone che lavorano in qualsiasi posto di lavoro. E qui andrò a sfatare uno dei luoghi comuni sui Cinesi: i Cinesi sono dei gran lavoratori. Ebbene sì, questo fatto è del tutto ed innegabilmente falso. A causa dell'enorme quantità di persone in età lavorativa, pur di dare un posto di lavoro alla maggioranza ogni posizione viene occupata da più di una persona. Ecco uno dei principali motivi dei bassi stipendi, specialmente nell'area dei servizi. Giusto per fare qualche esempio, capita spesso di camminare per strada e passare vicino ad un cantiere e vedere un numero sorprendente di persone lavorarvici. Prendiamo come esempio che i lavoratori siano intenti a tagliare una trave. Generalmente, vi saranno due persone ai lati a sorreggere e in certi casi anche quattro. Una persona a tagliare e un'altra in attesa di dare il cambio, in caso il primo si stanchi troppo. Un'altra persona a dare una spazzatina li intorno, spesso in associazione con un aiutante pronto con il cestino a raccogliere. Non mancano mai quelli che dormono in un angolino, troppo stanchi del lavoro fino ad allora compiuto, quello che urla al cellulare e quelli che sono perennemente in pausa cicca. Non oso immaginare quando si tratta di un operazione più complessa!
E poi ci sono i lavori più noiosi di questo mondo. Non nego che non provo un certo sentimento di pena e dispiacere per le persone che svolgono tali lavori. Ma non posso non pensare che se fossi io a svolgerli mi sarei già buttata sotto un taxi in folle corsa... Mi limiterò a quelli che incontro negli spazi da me maggiormente frequentati, come ad esempio il supermercato:
  1. Due/Quattro signorine che all'uscita dal supermercato timbrano lo scontrino (devo ancora capire il motivo)
  2. Gli addetti che seguono ogni tuo movimento e appena prelevi un prodotto dallo scaffalo ne posizionano un altro per riempire il vuoto (abbastanza inquietate)
  3. Signor “ti sbuccio l'ananas” e lo trasformo in un opera d'arte (quando mi sono rifiutata di aspettare, ho ricevuti certe occhiatacce)
  4. Signor “ti taglio il bamboo” (e non è una battuta a doppio senso)
  5. Signor “non osare a rubarmi il lavoro spezzando un casco di banane con le mani quando io ho un coltello speciale per farlo e sono li apposta” (quando ho comprato due banane la gente si è messa a ridere...consiglio, anche se poi marciranno, bisogna prendere almeno 5 banane...
  6. Signora “ti condisco l'insalata"
  7. Signor “raccolgo i carrelli che la gente lascia ovunque” (che ne dite di piazzarli in un punto e usare il trucco della monetina. Voglio vedere chi li lascia in mezzo alla porta d'ingresso!)
  8. Le onnipresenti signore che spazzano in continuazione
I ristoranti sono ancora più scandalosi. Spesso i camerieri sono più dei clienti, per non parlare dei signori che custodiscono le macchine. Vi è un ristorante dove passo spesso verso l'ora di cena, diretta in palestra. Si tratta di un ristorante di un certo livello, motivo per cui è spesso vuoto. Ma fuori ci sono sempre ben quattro guardie a custodire le due o tre macchine parcheggiate all'ingresso. Altra categoria sono i commessi nei negozi di vestiti o scarpe: un'infinità. Non c'è modo di entrare in un negozio, dare un'occhiatina in santa pace, provare qualcosina e poi andarsene. Ad ogni angolo c'è qualcuno che ti osserva, spia o assale. Non posso non menzionare le tre receptionist nella palestra dove vado. Il loro compito è quello di prelevare la tessera d'iscrizione e consegnare la chiave dell'armadietto. Il massimo della folla che ho visto davanti al bancone ammontava a tre/quattro persone. Quindi ancora non capisco come passino il tempo, giorno dopo giorno, facendo assolutamente nulla.
L'elenco potrebbe continuare all'infinito ma mi fermo qui. I Cinesi sono tanti. Lavorano ma non si spaccano la schiena. Spesso dormono o stanno al cellulare. I servizi sono scarsi perché le persone non sono soddisfatte. Gli stipendi sono bassissimi e il lavoro monotono all'inverosimile. Ma non ci sono molte soluzioni. Alzare gli stipendi per aumentare il buonumore o operatività dei lavoratori significherebbe tagliare moltissimi posti di lavoro. Il che lascerebbe a casa orde di persone. Anche se i servizi non possono essere paragonati a quelli in occidente, queste persone meritano tutta la stima. Non deve essere per niente facile farlo ogni giorno, eppure lo fanno e la maggioranza lo fa con serenità. Forse il sorriso ogni tanto scompare, ma io l'ho sempre ricevuto.